Gli Scalini d'Oro di Bollywood: Quando Govinda si trasformò in un Buddha!
Il mondo dello spettacolo indiano è una fucina inesauribile di storie incredibili, intrighi intricati e momenti che rimangono impressi nella mente degli spettatori per decenni. Uno di questi episodi, avvolto nel mistero e condito con una buona dose di ironia, riguarda l’iconico attore comico Govinda e il suo improvviso abbandono del palcoscenico durante la cerimonia degli “Scalini d’Oro di Bollywood” nel 2003.
Per comprendere appieno questa bizzarra vicenda, bisogna tornare indietro al picco della carriera di Govinda. Era il re indiscusso della commedia indiana, con un talento innato per la danza e una comicità genuina che lo rendeva adorato dal pubblico. I suoi film erano sempre garantiti di successo, grazie a una miscela irresistibile di canzoni orecchiabili, coreografie elaborate e dialoghi divertenti.
Nel 2003, Govinda era in cima al mondo. Aveva appena vinto il premio come miglior attore comico agli “Scalini d’Oro”, l’equivalente indiano degli Oscar. La cerimonia si svolgeva in un lussuoso hotel di Mumbai, con una folta platea composta da star del cinema, produttori e critici cinematografici.
Govinda era arrivato all’evento vestito con un elegante sherwani color oro, con un turbante che gli donava un aspetto maestoso. Aveva appena accettato il premio per la sua interpretazione in “Raja Babu”, quando improvvisamente si fermò a metà discorso. Una luce strana gli apparve negli occhi, iniziò a respirare profondamente e poi, senza avvertimento, si inginocchiò sul palco.
La sala si riempì di un silenzio imbarazzato. Gli invitati si scambiavano sguardi increduli, mentre Govinda, con le mani giunte in preghiera, iniziava a mormorare parole incomprensibili. La situazione era assurda: il re della commedia improvvisamente trasformato in un Buddha zen.
Dopo qualche minuto, Govinda si alzò lentamente e, senza dire una parola, lasciò il palco. Si diresse verso l’uscita dell’hotel, ignorando le voci dei giornalisti che cercavano di fermarlo.
Il giorno dopo, i giornali indiani erano pieni di notizie sull’episodio. Alcuni sostenevano che Govinda avesse avuto un attacco di panico a causa della pressione del successo. Altri, invece, credevano che fosse stata una trovata pubblicitaria per promuovere il suo prossimo film. La verità, però, rimase avvolta nel mistero.
In realtà, Govinda si era rifugiato in un ashram fuori Mumbai. Aveva deciso di prendere una pausa dalla sua frenetica vita da attore e dedicarsi alla meditazione.
Dopo qualche settimana, Govinda tornò alla scene, con una nuova prospettiva sulla vita. Si allontanò dalle commedie slapstick per cui era famoso e si concentrò su ruoli drammatici più impegnativi.
La Carriera post-Illuminazione:
- 2004: Partecipa a “Khamosh… Khauff Ki Raat”, un thriller psicologico che lo vede nel ruolo di un uomo tormentato dal passato.
- 2006: Interpreta il personaggio di un padre afflitto dalla perdita del figlio in “Bhagam Bhag”.
Il suo percorso professionale, influenzato dall’esperienza spirituale, si fece più riflessivo e meno frenetico.
Curiosità:
Film | Anno | Ruolo | Genere |
---|---|---|---|
Raja Babu | 1994 | Babu | Commedia musicale |
Coolie No. 1 | 1995 | Raju/Kunal | Commedia romantica |
Saajan Chale Sasural | 1996 | Shyam | Commedia |
L’episodio degli “Scalini d’Oro” rimane un caso a parte nella storia di Bollywood, una dimostrazione di come anche le stelle più brillanti possano avere momenti di profonda introspezione. L’evento, inizialmente interpretato come una gaffe, si trasformò in un momento chiave per Govinda, che lo spinse a esplorare nuove sfumature della sua personalità artistica. Anche se la “Buddhafication” improvvisa sul palco rimase un mistero irrisolto, contribuì senza dubbio a rendere la storia di Govinda ancora più leggendaria.